Elenco blog personale

mercoledì 30 dicembre 2009

Commento assignment 4 di Andreas

Interessante questa panoramica sui social network più conosciuti (ad ora...) Andreas!
Concordo sul fatto che i più sfruttabili siano quelli che crescono attorno ad un interesse specifico e, tra i siti elencati, quello che più mi ha affascinato è Anobii che ho conosciuto quando sono entrata per la prima volta in questo blog ed ho visto la vetrina dei libri. Sono una lettrice appassionata e così, presa dalla curiosità, mi sono subito collegata ed ho scoperto la possibilità di condividere con tante altre persone le mie preferenze in fatto di libri oltre al piacere di gustare le recensioni personali di chi ha letto prima o dopo di me gli stessi miei libri. Con il tempo cercherò di inserire nel sito il più possibile dei titoli che possiedo (purtroppo molti miei volumi non hanno il codice a barre e fare la ricerca attraverso il titolo diventa più lungo) corredati dalla mia recensione.
Degli altri siti elencati conosco Del.icio.us che non uso con regolarità, Scribd che uso molto per pubblicare materiali che scrivo per interesse personale o che preparo per gli esami universitari, Slideshare su cui pubblico le presentazioni che preparo con i miei alunni, Flickr che utilizzo per guardare le foto dei viaggi dei miei figli e dei miei amici e YouTube dove ho pubblicato alcuni video personali e di lavoro e che utilizzo per visionare insieme ai miei alunni documentari o filmati relativi ad argomenti specifici di scienze o geografia, come approfondimento.
L'uso di Facebook è invece per me fondamentale per mantenere i contatti con tanti miei ex alunni ("ex" perché, essendo insegnante di scuola primaria, vengo contattata da loro quando frequentano la seconda o terza media) che non hanno nessun problema a coinvolgermi nelle loro comunicazioni personali e a chattare online quando mi trovano collegata. Inizialmente devo dire che questo mi ha molto stupita perché alcuni di loro hanno già diciotto anni e più ma poi ho trovato la cosa piacevole e gratificante, tanto che ho anche imparato a giocare a Farmville con loro e mi diverto anche.
Twitter invece, dove mi sono iscritta da poco, non mi è piaciuto molto ma...tempo al tempo.
Degli altri siti non conosco invece nulla e non mancherò di esplorarli perché sono molto curiosa di conoscere i social network in gran parte per l'aria di libertà di espressione e di pensiero che si respira navigando al loro interno e in parte per il timore di rimanere "indietro" rispetto al mondo al quale la Rete mi permette di affacciarmi.
Vorrei segnalare un sito affine a Scribd che ha però la particolarità di consentire di leggere i documenti pubblicati sfogliandoli come se fossero libri. Si tratta di Issuu, che molti già conosceranno ma che io ho scoperto solo recentemente.
Il sito a cui collegarsi è:
http://issuu.com/

domenica 20 dicembre 2009

Ho finito di ascoltare l'intervista che Andreas Formiconi ha rilasciato a Stefano Balassone, su RED TV. Questo è il link al video, visualizzabile comunque sul blog del professore: http://www.redtv.it/video/2508.
Riflette, credo, il pensiero di tanti di noi insegnanti che ci accorgiamo quanto la scuola stia allontanandosi dal mondo al quale dovrebbe preparare e che siamo alla ricerca di strade di mediazione possibili tra queste due realtà affinché possano presto ( e questo penso che sarà difficile) tornare a rispecchiarsi una nell'altra.
Se abbiamo scelto o svolgiamo questa professione con passione, non possiamo rimanere indifferenti davanti alla constatazione che sempre di più andare a scuola, per la maggioranza dei ragazzi è un peso, meglio o peggio sopportato, ma comunque un peso. Un mio ex alunno che quest'anno sosterrà la maturità scientifica, ragazzo intelligente e dotato con il quale sono regolarmente in contatto attraverso Facebook, sosteneva con me che non vede l'ora di lasciarsi alle spalle il liceo dove ritiene di aver "perso cinque anni di tempo"!! a studiare "materie inutili"!!.
"Non so l'inglese, perché la professoressa lo conosce quanto me(!); storia e latino sono una barba spaventosa; di italiano sono costretto a scrivere parole su parole,seguendo tracce che non sento mie; chimica e biologia sarebbero interessanti ma se potessimo lavorare in laboratorio, guardare figure sul libro non è granché; matematica almeno è divertente, gli esercizi cambiano sempre...". Non sono stata capace né mi sono sentita di smentire le parole di questo ragazzo : qualcosa però deve cambiare e in fretta!
Il professor Formiconi ci ha provato, ci sta provando e sostiene di avere un ottimo riscontro, gli studenti apprendono e, per citare il suo blog, mutano.
Non è quello che da insegnanti vorremmo tutti?
E allora sì ai vincoli dei programmi ministeriali ( a quelli non possimo sottrarci) ma sì anche al rinnovamento dei nostri interventi didattici, del nostro modo di rapportarci con i ragazzi per imparare ad ascoltarli e riuscire così a conoscere come comunicano e ciò di cui hanno davvero bisogno per diventare grandi in questo mondo.
L'esperienza della IUL, nel mio caso, è stata importantissima perché mi ha permesso di fare autocritica e mi ha offerto la possibilità di conoscere strumenti didattici innovativi e soprattutto di sperimentare una reale cooperazione tra pari.
E' facendo che si apprende e, soprattutto, non si dimentica e allora è così che è necessario operare con i nostri alunni. Se ci troveremo in difficoltà, impareremo assieme a loro e questo sarà un successo, non una sconfitta.
Una buona comunicazione veicola contenuti e non è questo lo scopo che da insegnanti ci prefiggiamo?

giovedì 10 dicembre 2009

martedì 1 dicembre 2009

del.icio.us

Ho conosciuto del.icio.us proprio grazie alla IUL!
Primo anno di corso, "Laboratorio informatico", prof. Rossi, compito assegnato: utilizzare un sito per il social bookmarking e creare un elenco di bookmark da condividere con gli altri!
Social bookmarking?! Elenco di bookmark?! Non avevo mai sentito nulla del genere!
Così mi sono affacciata in Del.icio.us e ne ho imparato (forse questo è un eufemismo...) il linguaggio. Dopo un primo periodo di utilizzo abbastanza regolare, l'ho abbandonato per ritrovarlo piacevolmente oggi, grazie allo stimolo del professore! Dovrò ricominciare a familiarizzare un po'con questo ambiente e poi chissà...in questi due anni di università le porte del Web 2.0 si sono ormai spalancate per noi della IUL!
Ah, questo è il link alla mia pagina su del.icio.us:
http://delicious.com/rena55

Un po' di storia di Facebook...

Innovazione possibile o utopia?

Eh, sì, la scuola sta cambiando davvero!
Ho trovato questo link:
http://www.indire.it/aesse/index.php
e sono rimasta molto colpita dal progetto Senza Zaino http://www.indire.it/aesse/content/index.php?action=read_school&id_m=3472
promosso da IRRE Toscana e dalla galleria delle scuole.
Nel mio plesso siamo lontani anni luce da esperienze del genere! E che dire dell'allestimento degli spazi? Nel sito si parla di "soluzioni esemplari e modelli percorribili" ma in quali tempi, considerando realtà come la mia e come, credo, tante altre? E la formazione per noi insegnanti?